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PALAZZO TRIGONA DI CANNICARAO

23.12.2024

Palazzo Trigona di Cannicarao si trova lungo la Via Cavour e viene considerato come il secondo palazzo barocco più bello di Noto (dopo Palazzo Nicolaci) e il più grande del centro storico.
Nel 1977 è stato dichiarato bene culturale e sottoposto alle misure di tutela da parte del Ministero della Cultura. 

centrale, uno scalone conduce al piano nobile, che affaccia sulla vallata di Noto.
Il prospetto principale è diviso in due ordini e in tre corpi (quello centrale e quelli laterali che vanno a formare delle torrette) ed è caratterizzato da splendidi balconi barocchi con le tipiche ringhiere in ferro battuto bombate, sorrette da mensoloni con scanalature e mascheroni grotteschi. L'apparato decorativo costituito da motivi floreali e fogliati in bassorilievo, da eleganti cornici che delimitano le finestre e i balconi, e da altri dettagli decorativi, rendono questo Palazzo un meraviglioso esempio dell'architettura residenziale tardo barocca netina.
Al centro della facciata, il portale d'ingresso è delimitato da un doppio ordine di pilastri con capitelli corinzi e formelle in bassorilievo raffiguranti motivi floreali.
Agli angoli del Palazzo campeggiano delle grandi aquile con le ali spiegate, simbolo della famiglia Trigona (e della città di Noto).
Sebbene la critica dati la sua costruzione all'inizio del Settecento, riconoscendo la paternità del progetto a Rosario Gagliardi, dalle fonti archivistiche e bibliografiche riportate nella scheda di catalogo compilata dal Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione della Regione Sicilia nel 1990, sappiamo che i lavori di edificazione terminarono alla fine del Settecento e che il progetto e la direzione dei lavori vennero affidati a Bernardo Labisi.
Successivamente, l'originario impianto strutturale dell'edificio subì diverse modifiche che compromisero la stabilità dell'immobile, legate sia al livellamento del piano stradale, sia alle mutate esigenze abitative dei proprietari.
Quando il Comune di Noto, nel 1980, acquistò una parte del Palazzo dagli eredi della famiglia Trigona (che mantennero, tuttavia, la proprietà della restante parte dell'immobile), per ospitare la sede dell'Istituto di Scienze Criminali di Siracusa e destinare alcuni locali allo svolgimento di convegni, mostre ed altri eventi espositivi, venne subito accertata la necessità di attuare interventi di restauro e consolidamento, per mettere in sicurezza gli spazi da destinare a nuovi usi.
Oggi Palazzo Trigona è tornato al suo antico splendore, grazie agli interventi di restauro che sono stati effettuati nel tempo e, nonostante le numerose trasformazioni attuate sull'immobile, si è mantenuta la struttura architettonica originaria. Tuttavia, alcuni ambienti interni, riccamente affrescati e decorati con stucchi e grottesche, attendono ancora di essere restaurati.