PALAZZO DUCEZIO

Indirizzo
Piazza Municipio, 1
Il palazzo Ducezio, sede del
Municipio è stato realizzato intorno al 1760. Il salone denominato Sala
degli Specchi, a pianta ovale, fu arricchito di stucchi ed ori di stile
Luigi XV e di sontuose specchiere alla fine del XIX secolo. All'inizio
degli Anni Trenta, in occasione della visita ufficiale di Umberto e
Maria Josè di Savoia, Principi di Piemonte, il salone venne restaurato
dal pittore Gregorietti. I mobili vennero realizzati dal maestro Dugo,
artigiano della Ditta Franza.
La pittura centrale sulla volta,
attribuita ad Antonimo Mazza, è stata realizzata nel 1826, e raffigura
una allegoria di Ducezio, re dei siculi, al quale un ufficiale del genio
mostra il sito di Neas sul monte Alveria. Sito sul quale in età
pre-ellenica, sarà riedificata la città fortificata di Noto Antica, per
difendersi dall'attacco dei Greci. Nei riquadri laterali vi sono invece
iscrizioni che riguardano i fasti della città di Noto; ed espressioni
tratte da Diodoro Siculo, Littara e Randazzo. Sul lato sinistro v'è
anche un telegramma di Garibaldi ai patrioti di Noto del 1860.
La
Sala degli Specchi è il salone di rappresentanza della città, e
continua oggi ad ospitare delegazioni illustri e manifestazioni di
pregio, come la firma del protocollo d'intesa tra gli Otto Comuni UNESCO
per la creazione del distretto culturale. Il salone è stato utilizzato
per ricevere molti Capi di Stato. Dopo la chiusura negli anni Novanta,
dopo il restauro è stato riaperto il 14 luglio del 2001, in occasione
della visita della delegazione del Governo Ungherese, per il gemellaggio
tra la città e l'Ungheria, per i due poeti Sador Petofi e Giuseppe
Cassone, quest'ultimo traduttore italiano del poeta ungherese. In
quell'occasione il governo ungherese ha regalato un busto in marmo posto
all'entrata del Municipio.