casa vacanza villa Rosy lido di Noto, sole, sabbia dorata e mare cristallino; https://www.villarosynoto.com https://www.villarosynoto.it https://www.villarosynoto.eu

PALAZZO CASTELLUCCIO

19.01.2025

Traduzione effettuata con goolgle

Ci scusiamo se la traduzione fatta nella Vostra lingua possa contenere qualche errore di interpretazione

Palazzo Di Lorenzo del Castelluccio si trova lungo la Via Cavour. Fu la residenza urbana di una delle più antiche famiglie aristocratiche siciliane di Noto.
E' caratterizzato da una facciata neoclassica ed è considerato come il più grande palazzo nobiliare del Val di Noto.
Gli eleganti ambienti interni, decorati con affreschi e mobili d'epoca, restituiscono l'atmosfera originaria della ricca dimora nobiliare.

 Palazzo Di Lorenzo del Castelluccio venne fatto costruire nel 1782 come residenza urbana, da una delle più antiche famiglie nobiliari siciliane di Noto, i Di Lorenzo, proprietari del Feudo di San Lorenzo (situato tra Noto e Pachino, confinante con il villaggio di Marzamemi), poi divenuti Marchesi del Castelluccio nel 1847 in seguito all'acquisto del Feudo del Castelluccio, dove sorge l'omonimo Borgo settecentesco di proprietà della famiglia.

Il Palazzo venne edificato lungo una delle arterie principali della città, con il probabile coinvolgimento dell'architetto Vincenzo Sinatra, con il quale i Marchesi Di Lorenzo erano venuti in contatto.
L'edificio presenta una struttura a corte e una facciata in stile Neoclassico, lontana dalla ricchezza decorativa e scenografica del tardo Barocco netino. Suddivisa in due ordini di paraste, con capitelli dorici nell'ordine inferiore e ionici nell'ordine superiore, è scandita da apeture poggiate su davanzali e coronate da timpani, e da arcate decorate con bugne. Nell'ordine inferiore è presente un fregio che corre lungo tutta la facciata, decorato con triglifi e metope scolpite in pietra con motivi floreali.
Il portale al centro della facciata, inquadrato da colonne con capitelli dorici, dà accesso alla corte principale. Qui, la presenza di palme e bassorilievi in pietra risalenti agli avi dei Di Lorenzo provenienti dalla Noto Antica, simboleggiano la ricchezza e le antiche origini della famiglia.
Dalla corte, due scalinate simmetriche conducono al piano nobile.
Gli ambienti interni, in particolare i saloni e le sale da ballo del piano nobile, sono riccamente decorati con affreschi in stile Neoclassico. I pavimenti originali in ceramica siciliana, così come i dipinti e i mobili d'epoca, restaurati e preservati, restituiscono un'immagine fedele di come doveva presentarsi la dimora nobiliare tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. Anche gli ambienti di servizio (le cucine, le cantine, le scuderie, la sala da pranzo del personale e lo spazio riservato alle carrozze) sono stati oggetto di restauro e conservazione.
Nel 1981, dopo la morte di Corrado Di Lorenzo, ultimo dei Marchesi del Castelluccio, il Palazzo fu donato all'Ordine dei Cavalieri di Malta che ne mantenne il possesso fino al 2011, quando un privato ne ha rilevato la proprietà e, dopo diversi interventi di restauro, l'ha adibito a casa-museo, rendendolo di nuovo abitabile e accessibile ai visitatori.
Dall'analisi stilistica dell'edificio, è possibile rilevare delle affinità stilistiche con il Monastero del SS. Salvatore, opera di Vincenzo Sinatra, nell'uso delle bugne nel prospetto e nella corte interna del Palazzo e nella presenza del fregio con triglifi e metope scolpite con motivi floreali, che andrebbero a confermare l'ipotesi di attribuzione dell'edificio al Sinatra. Ipotesi avvalorata dalle notizie riportate da alcune fonti bibliografiche, che narrano di un rapporto molto stretto tra l'architetto e il Barone Giuseppe Di Lorenzo.
Una cartolina dei primi del Novecento conservata oggi nel Fondo Fotografico Ferro Candilera presso l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma, ritrae la Via Cavour gremita di persone e la facciata del Palazzo Castelluccio. Ben diversa è l'immagine del Palazzo restituita dalla campagna fotografica realizzata dal Gabinetto Fotografico Nazionale nel 2005, che documenta i dettagli architettonici e decorativi dell'edificio, cogliendone i dettagli più minuti.